L'inverno non stimola particolarmente ad assumere come consigliato
dall’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA 400 grammi di verdura al
giorno o forse siamo noi che spesso non sappiamo valorizzare
adeguatamente questa miniera di buone caratteristiche nutrizionali,
eppure cucinare in inverno le verdure non è poi difficile come sembra,
anzi, un buon minestrone che riscalda, del cavolfiore gratinato per i
più restii nel consumo di questo tipo di cucina, oltretutto anche avendo
poco tempo praticamente tutte le verdure possono essere cotte al vapore
quindi con poco dispendio di tempo e preservando al tempo stesso tutti i
minerali e le vitamine così importanti per il nostro fisico.
Cominciamo
dal principio comunque, le prime indicazioni riguardo l'esistenza degli
ortaggi risalgono addirittura a 5000 anni fa in pieno Neolitico,
periodo in cui sono iniziati a esistere i primi orti. Oggi è uso comune
trovare verdure tutto l'anno senza distinzione di stagione e quindi
nessuno di noi ci fà più caso, fortunatamente però questa tendenza sta
andando piano piano limitandosi e sempre più persone scelgono prodotti
di stagione rigorosamente freschi e magari a km 0 acquistati
direttamente dal produttore per avere ancora maggiore sicurezza riguardo
la freschezza e la sicurezza del consumato oltre che un toccasana per i
portafogli di tutti, del cliente che risparmia acquistando direttamente
alla fonte e il produttore che guadagna di più non avendo costi di
filiera.
Noi spesso usiamo indifferentemente il termine ortaggio e
verdura come se si trattasse della stessa cosa, in realtà on è così,
gli ortaggi sono prodotti da orto mentre la verdura è definita come
parte commestibile di una pianta, a loro volta poi gli ortaggi si
dividono in ortaggi a frutto, ortaggi a fiore, ortaggi da seme, ortaggi
da fusto, ortaggi da radice, ortaggi da tubero, ortaggi da bulbo, ecco
che come si noterà la scelta di un'ortaggio non è banale come si può
pensare in un primo momento sopratutto se deve essere una scelta
consapevole, ma qui forse possiamo venirvi in aiuto con alcune semplici
regole di base.
Nella scelta dell'ortaggio bisogna
fondamentalmente basarsi sulle sensazioni che ci da dal punto di vista
sensoriale, la prima verifica è visiva, se l'aspetto è buono, i colori
sono vivi e brillanti senza parti mollicce e muffe completamente integro
e senza segni di parassiti possiamo passare oltre. Controlliamo la
stagione e la provenienza scegliendo quella il più possibile prodotta
vicino a noi e di stagione, che è di per se garanzia di freschezza,
evitiamo i produttori che fanno uso di pesticidi e ricordiamo sempre che
anche se lavata le tracce di queste sostanze possono essere state
assorbite dall'ortaggio e quindi poi da noi consumate.
Una volta
fatto il nostro acquisto responsabile ci si trova a tavola e qui è
opportuno ricordare un paio di regole base, gli ortaggi crudi sono i
migliori perchè conservano al massimo i principi nutritivi di cui sono
portatori, certo a volte non si può evitare di cuocerli e in questo caso
la cottura a vapore è la migliore così da non disperdere sali e
vitamine nell'acqua di cottura e ad ogni modo è importantissimo non
cuocerla per tempi lunghissimi ma solo il minimo indispensabile, lo
stesso discorso vale per la bollitura (qui usando poca acqua possiamo
limitare la dispersione delle sostanze nutritive), e la cottura alla
griglia. Non accenniamo neppure alle fritture che sono devastanti dal
punto di vista dietetico e della tenuta delle sostanze nutritive.
Negli
ultimi tempi alcuni produttori locali poi si sono organizzati per
venire incontro alle necessità di chi per tempo, voglia o competenza non
se la sente di autonomamente gestire i controlli che abbiamo indicato
in questo articolo e quindi hanno costituito delle “bancarelle virtuali”
dove trovare ortaggi di stagione e verdure organiche,
prodotti legati al territorio con consegna a domicilio e un servizio di
consulenza tramite indicazioni su ricette, oppure consigli e curiosità
sull'utilizzo in cucina e non solo di quanto acquistato.