20/04/22

Guida del serramentista: com'è fatta una finestra di casa?

 


La finestra è un elemento architettonico che permetta la visibilità, il passaggio di luce e calore e la ventilazione degli ambienti interni. È importante per il comfort della nostra abitazione, quindi, nel momento in cui si vanno a sostituire i vecchi serramenti è bene sapere cosa stiamo acquistando.

Un installatore di serramenti professionista vi fornirà una piccola guida su tutti gli elementi fondamentali che compongono le finestre di casa. Andiamo a scoprirli:

Il Telaio o Cornice

Il telaio è la parte più esterna della nostra finestra ed è la sua cornice, viene inserito nei varchi presenti nelle facciate. È formato da un Telaio Fisso che serve a sostenere la struttura della finestra e un Telaio Mobile che serve invece a sostenere le ante.

Il telaio mobile si congiunge al telaio fisso attraverso i cardini e contiene all'interno gli alloggiamenti per i sistemi di chiusura e gli alloggiamenti per la vetrata.

I due elementi sono realizzati nello stesso materiale, non solo per una funzione estetica ma anche per garantire l'isolamento termico e acustico. Il telaio viene quindi posato in opera ancorandolo a una struttura detta controtelaio.

Cos'è il Controtelaio

È conosciuto anche con i termini di falso telaio, opera morta, casa matta o, impropriamente, scrigno. Si tratta di un elemento tipico nei serramenti italiani ma è quasi del tutto sconosciuto all'estero. È la connessione tra la muratura e l'infisso, ed è costituito da una intelaiatura murata direttamente all’interno del vano finestra. Una volta installato l'infisso, questa opera non sarà più visibile. Il controtelaio svolge le seguenti funzioni:

  • Definisce la misura del serramento ed elimina le irregolarità della muratura;
  • Impedisce infiltrazioni di acqua e aria;
  • Evita le dispersioni di calore favorendo l’isolamento termico;
  • Migliora la precisione della posa in opera e della sua durevolezza.

Il controtelaio è composto da profili in legno o metallo (solitamente in acciaio o alluminio). Molto importante è sfruttare tutti i lati del vano per l'installazione. Come abbiamo detto, di solito il telaio viene fissato al controtelaio, ma, nel caso della sostituzione di serramenti, si procede al montaggio sopra quello preesistente.

Tra telaio e controtelaio viene lasciato uno spazio, chiamato gioco, necessario per assorbire le tolleranze di fabbricazione e per eseguire i piccoli aggiustamenti necessari per assicurare la verticalità del serramento (la cosiddetta messa a piombo).

Le Ante della Finestra

Le ante (definite anche battenti) sono gli elementi apribili del serramento. Hanno la duplice funzione di chiudere l’apertura ancora presente all’interno del telaio e di consentire il passaggio della luce solare e il ricambio controllato dell'aria all'interno della stanza.

Le ante sono collegate all'infisso tramite le cerniere che ne permettono il movimento e scaricano il peso di ante e vetro sulla struttura. Lungo il perimetro esterno delle ante della finestra sono presenti le guarnizioni che ne consentono la chiusura ermetica. L'elasticità e l'integrità delle guarnizioni permette al serramento di isolare i nostri ambienti con maggiore efficienza.

La tipologia di ante può variare in maniera significativa a seconda del tipo di apertura del serramento (a battente, a libro, a ribalta, ecc...).

Le Guarnizioni

Come anticipato, le guarnizioni sono un elemento fondamentale della nostra finestra. Troppe volte sottovalutate, hanno il compito di assicurare la chiusura ermetica del serramento. Lo rendono impermeabile all'acqua. impediscono l'ingrasso di spifferi, di rumori e la dispersione termica.

Le guarnizioni sono inserite tra la parte fissa e quella mobile dell'infisso. Attualmente vengono realizzate in PVC o in TPE (elastomeri termoplastici), la scelta di questi materiali garantisce alte prestazioni isolanti, durevolezza e sono riciclabili.

La Ferramenta

Con questo termine si intendono comunemente tutte quelle componenti metalliche che permettono il montaggio, il movimento e la manovra della finestra (come i punti di chiusura, le cerniere o le maniglie). La ferramenta solitamente è posizionata nella parte laterale delle ante.

In commercio sono disponibili differenti tipologie di ferramenta, occorre sempre assicurarsi di scegliere prodotti di marca e di qualità certificata che offrono pezzi di ricambio e robustezza. Si tratta di una parte essenziale dei nostri serramenti, per questa ragione è bene affidarsi al consiglio di esperti quando si procede all'acquisto.

La ferramenta è soggetta a continui miglioramenti che ne aumentano le prestazioni sia in termini di usabilità che di sicurezza. In particolare oggi si lavora molto per potenziare i sistemi antieffrazione.

I Vetri della Finestra

Anche i vetri giocano un ruolo importante nell'installazione dei serramenti di casa: sono l'elemento più sensibile del serramento, il primo ad accusare gli sbalzi di temperatura tra interno ed esterno. La loro principale funzione è di lasciare passare la luce naturale e permettere la visibilità dall'interno.

I vetri vengono collocati all'interno delle ante e sono bloccati tramite un profilo detto fermavetro. I vetri dei moderni serramenti svolgono un ruolo importante nell'isolamento termico e acustico. Oggi, per legge, vengono installati i modelli dotati di vetrocamera, realizzati con due lastre di vetro intervallate da una camera d’aria sigillata (solitamente di 12mm di spessore).

Anche di questi esistono differenti tipologie in commercio, doppi o tripli, vetri assorbenti, vetri selettivi, vetri basso emissivi, vetri riflettenti, vetri fonoassorbenti e vetri blindati, ognuno adatto a una particolare esigenza abitativa.

I Sistemi Oscuranti

Definiti anche schermi, questi elementi completano la funzionalità delle finestre. I sistemi oscuranti, come tapparelle o persiane, possono essere di differenti forme in base alla loro funzione o posizione. Svolgono la funzione di migliorare l'isolamento dei serramenti e proteggono la nostra finestra dagli agenti atmosferici.

I componenti di un serramento sono una miriade e ognuno di essi concorre a renderlo uno strumento essenziale per la sicurezza, il comfort e l’efficienza della nostra abitazione. Rivolgiamoci quindi a un installatore di serramenti professionista per ottimizzare il nostro investimento.

Se le Riunioni Periodiche della Sicurezza non servono a niente, che fare?

 


E’ importante che il RLS giunga preparato alla riunione annuale predisponendo una lista dei punti da discutere (sembra impossibile che non li abbia, ad esempio: chiarimenti, approfondimenti e aggiornamenti del documento di valutazione dei rischi; attuazione del programma degli interventi di prevenzione; programmi e corsi di informazione ed addestramento per i lavoratori; relazione sanitaria sullo stato di salute complessivo dei lavoratori fino alla segnalazione di specifici problemi di sicurezza rilevati in azienda).

RLS e sicurezza e salute sul lavoro

Anche se il datore di lavoro avesse già stabilito l’ordine del giorno, il RLS ha il diritto di sottoporre alla discussione tutti i problemi riguardanti la sicurezza e la salute; ovviamente è meglio se li presenta prima al datore di lavoro, in modo da poter programmare meglio la riunione; se la durata della riunione non è sufficiente, deve essere aggiornata.

Le riunioni servono a fare il punto annuale della situazione. Ad ogni riunione bisogna partire dal verbale della riunione precedente e bisogna verificare se sono stati rispettati i programmi; cioè verificare se è stato fatto quanto stabilito allora e quanto stabilito nel programma degli interventi di prevenzione contenuto nel documento di valutazione dei rischi.

Il RLS ha tutto il diritto di chiedere chiarimenti e spiegazioni su tutti gli aspetti della sicurezza; se la durata della riunione non è sufficiente, verranno fissati incontri appositi.

Chi partecipa alle Riunioni Periodiche sulla Sicurezza

Alla riunione devono sempre essere presenti il RSPP ed il medico competente (se previsto); il datore di lavoro può delegare una persona, ma deve essere chiaro chi è che rappresenta il datore di lavoro (e deve essere messo a verbale).

Mansioni del RLS in una riunione sulla sicurezza

Ecco in pratica come comportarsi:

1) Chiedere preventivamente la documentazione da analizzare nella riunione (10 giorni prima) insieme ai verbali del medico competente delle visite ai luoghi di lavoro ed il programma di interventi aggiornato.

2) Definire con il datore di lavoro preventivamente gli orari d’inizio della riunione periodica, mettendo in conto di avere tempo sufficiente.

3) Coinvolgere i lavoratori, informandoli, ad esempio mediante un comunicato, dei temi che verranno discussi e poi delle conclusioni.

4) Raccogliere informazioni e suggerimenti dai lavoratori.

5) Prima di iniziare la riunione, definire con i partecipanti che le osservazioni, i pareri, le proposte dell’RLS e degli altri partecipanti vengano introdotte nel verbale di riunione.

Esempio:

  1. a) Azione accettata, data azione, responsabile azione.
  2. b) Azione non accettata, motivazioni.
  3. c) Azione accettata in parte, data azione, responsabile azione, motivazioni.

6) Richiedere al medico competente la relazione sui dati anonimi collettivi vedi art.17 comma g (comunica, in occasione delle riunioni di cui all'art. 11, ai rappresentanti per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi degli accertamenti clinici e strumentali effettuati e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati).

7) Richiedere l’analisi statistica degli infortuni rapportando il numero degli infortuni al numero dei dipendenti e delle ore lavorate.

8) Richiedere la copia della documentazione relativa alla valutazione dei rischi completa ed aggiornata alla data della riunione.

9) Discutere e programmare gli interventi congiuntamente al datore di lavoro.

10) Richiedere delle riunioni di avanzamento mensili o trimestrali, al fine di avere una visione complessiva della valutazione dei rischi e dell’attuazione delle misure di prevenzione.

11) Rileggere attentamente in ogni sua parte il verbale.

12) Terminata la riunione siglare il verbale in ogni sua singola pagina

e farsi fare una copia subito.

13) Esporre in bacheca il verbale per un atto di trasparenza verso i lavoratori evidenziando le richieste dell’RLS (a fronte delle segnalazioni dei lavoratori) e le risposte che il datore di lavoro ha dato in merito.

Come prepararsi alle riunioni e alle mansioni di RLS

Ricordiamo sempre che, per prepararsi alle Riunioni Periodiche sulla Sicurezza come per ogni altra mansione collegata al ruolo, è necessario seguire corsi di formazione per RLS presso enti o società accreditate per la formazione lavoro.

Cos'è un file SVG e come lo usiamo nella grafica web?

 


 

Cos'è un file SVG? Con la diffusione di internet e l'uso del web per la promozione di attività e imprese professionali, anche le persone comuni si trovano alle prese con problemi di natura tecnica propri della piattaforma. Vediamo di rispondere insieme a questa domanda.

Il formato SVG

Il formato SVG nasce nel settembre del 2001. Si tratta di un formato standard aperto, sviluppato nell'ambito del W3C (World Wide Web Consortium). Il termine è un acronico che sta per Scalable Vector Graphics.

Con questa tecnologia possiamo visualizzare sul web degli elementi di grafica vettoriale. La grafica vettoriale è un sistema di composizione dell'immagine basato su formule matematiche che definiscono figure geometriche, punti, linee, curve e poligoni ai quali possiamo applicare colori e sfumature. Addirittura è possibile applicare delle animazioni alla grafica.

È un formato che si basa su un linguaggio XML, questo tipo di codice permette la ricerca, l'indicizzazione, la compressione e lo script dei file SVG.

Come utilizziamo la Scalable Vector Graphics

Di solito ci accontentiamo di soluzioni bitmap per le immagini che usiamo sul web, come PNG e JEPG, oppure GIF per le animazioni. Ma non è sempre la scelta ideale.

Andiamo ad approfondire le qualità di uno dei formati più utili.

La natura vettoriale di questo tipo di immagini permette di ridimensionare l'elemento grafico a piacimento senza perdere la qualità dei dettagli, senza sfocature. Questo perché, a differenza di una immagine bitmap, basata su pixel rigidi, qui abbiamo a che fare con geometria su base matematica. L'immagine può essere così riprodotta su differenti formati, come schermi desktop, cellulari, stampa, plotter, ecc... Senza perdere di definizione.

Il peso dell'immagine è un altro punto di forza. La compressione del codice SVG ci offre buoni risultati anche in termine di ottimizzazione SEO del sito, immagini leggere e agili, ideali per caricamenti rapidi delle nostre pagine web.

Google accetta e indicizza senza problemi questo tipo di formato, il codice XML integrato in quello HTML del nostro sito viene letto dal motore di ricerca e il contenuto indicizzato. Soltanto, come avviene per tutti i contenuti web, potrebbero volerci i consueti tempi tecnici degli spider di Google.

Le figure espresse con il codice contenuto nel file SVG possono essere anche dinamiche e interattive. Il modello supportato da questo tipo di codice consente la gestione delle animazioni degli oggetti grafici e addirittura eventi che rispondono a differenti tipi di sollecitazioni dell'utente.

Quando non utilizzare le immagini SVG

Come abbiamo detto, i file in SVG sono ideali per tutte quelle immagini che devono essere scalabili, ad esempio sfondi o loghi. Questo formato, però, non è in grado di restituire immagini complesse di qualità.

Quindi, quando ci troviamo di fronte a fotografie o progettazione grafica che l'utente deve essere in grado di fruire, evitiamo la grafica vettoriale. Meglio utilizzare un tipo di formato più tradizionale facendo sempre attenzione però a ottimizzare la sua usabilità per il web.

Creare o modificare un file SVG

Per visualizzare un file in formato SVG basta avere a disposizione un browser, oggi tutti hanno un supporto per il rendering di questo formato. Il discorso cambia radicalmente, invece, quando parliamo di creare o modificare una immagine di questo tipo.

Aprendo uno di questi files con un qualsiasi programma testuale, ci troveremmo di fronte al codice XML che compone l'immagine. Una serie di dati intellegibili che forniscono ai browser le istruzioni su come gestire la nostra immagine.

L'unico modo che abbiamo per creare o gestire una immagine SVG è attraverso specifici programmi di grafica vettoriale, molti dei quali a pagamento. Online potrete trovare, per grafiche più semplici, anche tool gratuiti per la conversione di immagini da bitmap a vettoriale.